Qual è il nesso fra la tecnologia mobile, la realtà aumentata, il gamification e la sicurezza sul lavoro? Lo si è scoperto a Parma il 28 settembre durante il Convegno Nazionale promosso da Adifer EmiliaLa sicurezza del lavoro nelle fasi di rilancio dell’economia locale”.

Nella prima parte dell’evento ci si è concentrati sul rapporto fra i modelli di gestione e le opportunità che essi generano per le aziende, così da spostare il focus dal dovere fastidioso alle occasioni create anche a livello business.

È invece nella seconda parte del convegno che si è iniziato ad affrontare il tema del benessere aziendale come leva per un miglioramento a livello di gestione della sicurezza sul lavoro.

Come si comporta un lavoratore inserito in un ambiente aziendale che non lo valorizza? E come, al contrario, piccoli accorgimenti ambientali e di proposte volte alla conciliazione possono favorire una riduzione del livello di stress e, di conseguenza, anche del numero di infortuni e malattie professionale.

Proprio qui Xonne ha potuto dare il suo contributo a partire da un fattore ormai riconosciuto da tutti: la formazione in sicurezza sul lavoro è vissuta male sia dal datore di lavoro, che ne vede spesso solo il costo e le ore di lavoro perse, sia dai lavoratori che devono assorbire informazioni poco calate nella loro realtà e piene di riferimenti normativi noiosi e complessi.

Come ovviare al problema? Come rendere interessante e utile questo tipo di formazione così importante per il benessere dei lavoratori e delle aziende stesse?

Il mobile viene in nostro aiuto principalmente tramite due sistemi:

  1. La gamification
  2. La realtà aumentata

L’intervento di Alessio Garbi intitolato “I modelli organizzativi di gestione e l’addestramento continuo con l’ausilio degli strumenti digitali: imparare con i modelli attraverso i giochi. Gamification e realtà virtuale, le nuove tecnologie per valutare i comportamenti sicuri e fare addestramento continuo” ha spinto proprio su queste tematiche. Infatti, tramite questi meccanismi, si possono creare percorsi formativi completi, utili e divertenti che coinvolgono il lavoratore non solo in aula, ma principalmente quando, con il suo cellulare in tasca, si avvicina a macchinari o ad aree particolari dell’azienda.

 

La realtà aumentata va, invece, ad integrarsi e affiancarsi ai progetti di gamification, inserendo il lavoratore in uno scenario immersivo che rende pratico e interattivo l’apprendimento.

Tutto questo, sfruttando lo spirito di competizione e quella sana dose di narcisismo che è insita in ognuno di noi.

Ma per l’azienda quali garanzie ci sono a livello di verifica dell’esecuzione dei test e dell’apprendimento? Tutto il percorso viene monitorato e certificato, ottemperando quindi ai doveri di reportistica e garanzia della formazione svolta che sono in capo al datore di lavoro.

Sapendo tutto questo si può seriamente dire che la formazione alla sicurezza sul lavoro è sempre noiosa? Decisamente no. La formazione, perfino su temi tecnici e legalistici come la sicurezza, può essere coinvolgente, valorizzante e perfino fun.

Basta sceglierlo.